Ex Tabacchi Orientali

LECCE, ITALY - 2022

Il recupero delle ex aree industriali e degli edifici industriali dismessi rappresenta oggi un’opportunità  fondamentale per sviluppare nuove visioni progettuali di rinnovata urbanità sostenibile; nello stesso tempo costituisce una proficua occasione per avanzare azioni e sinergie tra le diverse parti al fine di promuovere nuove forme di economia, creatività ed innovazione per rivitalizzare interi comparti e pezzi di città. Alcuni di questi luoghi ed edifici hanno ospitato, in un passato non troppo lontano, funzioni e finalità produttive così specifiche da averne caratterizzato la fisionomia urbana ed il significato sociale. Altri spazi, al contrario, non sono mai stati luoghi rappresentativi per la città perché marginali, poco funzionali oppure erroneamente progettati. Il riuso ed il ripensamento di questi vuoti è dunque l’elemento catalizzatore di un rinnovato interesse – e di una ineluttabile necessità - per la valorizzazione dei contesti sociali e del tessuto urbano a cui appartengono.

Realizzato negli anni 1930-1940 dal Consorzio Agrario Provinciale di Lecce, il fabbricato rappresenta una pregevole testimonianza di archeologia industriale. E’ stato infatti a lungo utilizzato come tabacchificio. Inizialmente destinato al ricevimento e alla vendita a piano terra, alla lavorazione del tabacco in foglie ai piani superiori, già a partire dagli anni settanta è stato impiegato solo per lo stoccaggio del tabacco in colli, attività successivamente abbandonata per difficoltà logistiche dell’immobile. 

L’edificio si presenta esternamente come un volume compatto e austero organizzato intorno ad una corte centrale che funge da cavedio e che presenta un sistema di ballatoi di distribuzione a C che rendono possibile la perimetrazione dei singoli piani sui fronti interni del cavedio. Sulle facciate si leggono tre livelli fuori terra. Il volume interno comprende invece quattro piani fuori terra, in conseguenza della presenza di un solaio intermedio, esteso su quasi tutta la superficie, realizzato all’interno dell’altezza del primo piano. 

Il piano terra ha copertura realizzata in parte con volte in muratura in conci di tufo del tipo “a spigoli”, in parte con solai piani. Le coperture dei piani superiori diversamente sono tutte piane. Di rilevante pregio architettonico la facciata su via Di Ussano, interamente in pietra leccese, arricchita da lesene, cornici e modanature tutte in pietra leccese. Notevole e con forte caratterizzazione il timpano superiore,  su cui sono scolpite le scritte “ CONSORZIO AGRARIO” e “TABACCHIFICIO ORIENTALE”. 

Il progetto di recupero ha declinato le preesistenze in innovativi spazi destinati al commercio e all’ office consapevole delle nuove necessità urbane e sociali. L’intervento si pone l’obiettivo di guidare il recupero di un luogo urbano strategico con una visione allineata agli orientamenti contemporanei che governano le più complesse trasformazioni di edifici di archeologia industriale e di interi comparti dismessi nelle principali città post-industriali italiane ed europee.